Speroni dei Monti Caprini
Arrampicando in un ambiente di montagna, l'imprevisto oggettivo non è mai ponderabile, bisogna pertanto essere consapevoli delle proprie scelte. [tonino]
Avviso!!!
Massi instabili presenti sul "Signore dei Lecci"
prestare la massima attenzione!!!!
Al momento, quello che ci pare di avere capito, è che la piccola area
compresa tra la terza e la quinta sosta della via “Signore dei Lecci”, sia
stata interessata da "movimenti" di difficile interpretazione. Vogliamo
dire che, non essendo geologi, in diversi punti si sono verificati piccoli
crolli, causati ... da??? Se si avrà cura di fare caso, lungo la via di discesa,
sul fianco che costeggia esattamente a sinistra quel tratto di parete, due
primavere orsono, si è verificata una frana, davvero "importante". E
purtroppo, qualche anno fa, i primi 100 metri della "Cresta Nord
Est", linea parallela alla via "Il Signore dei Lecci", sono
rovinosamente venuti giù, pregiudicandone definitivamente la percorribilità.
Dunque, molto prudentemente non potendoci improvvisare "sgaggiatori",
ci è dato solo osservare attentamente, le evoluzioni di una "natura
viva" e di accettarne le eventuali conseguenze. Non ultima quella di doverla
abbandonare ai ... suoi silenzi ...
Arrampicare alla Mentorella
(dopo questa introduzione leggere scrupolosamente la premessa)
-Introduzione-
(dopo questa introduzione leggere scrupolosamente la premessa)
-Introduzione-
Sugli Speroni dei Monti Caprini si arrampica su vie da concatenare, concepite in "Multipitch Estensivo" (tiri intervallati da tratti a piedi più o meno brevi). I concatenamenti proposti sono:
AltaVia - Combinata Classica - Combinata AlbaMaxima - Combinata Sportiva
Gli Speroni dei Monti Caprini, comunemente ed erroneamente detti Speroni della Mentorella, sono degli evidenti corpi rocciosi posti ad Ovest dell'Alta Valle del Giovenzano, (anche detta Valle del Fiumicino, dal nome del torrente tributario del fiume Aniene che la attraversa). La foto sopra è stata scattata dal paese di Pisoniano e ne mette in evidenza le forme e l'ambiente circostante tutto.
I Monti Caprini sono posti in posizione orientale rispetto la linea di cresta principale dei Monti Prenestini. Risultano compresi tra il Vallone di Morra Rossa o di Falconara a nord, la Valle Mettifoco a sud, mentre la Valle Sambuceta ne definisce la separazione dal crinale dei Prenestini ad Ovest, la Valle del Fiumicino, delimita il ripido versante ad Est.
La scaglia enucleata dei Monti Caprini |
Dal verde e piuttosto fitto bosco, dove dominano i lecci, spiccano otto forme rocciose: la Morra Rossa a nord e a seguire in direzione sud - lo Sperone Settentrionale detto anche Sperone Nord o 1°Sperone, la Rupe di San Eustacchio o 2°Sperone, il Terzo, il Quarto, il Quinto Sperone, lo Sperone di Ara Vecchia o 6°Sperone e la particolare cresta degli Sgrimuni Nocini, detto Anticlinale di Pisoniano...quest'ultimo geologicamente parlando, vera e propria scaglia enucleata dei Monti Prenestini (foto sopra).
L'idea di valorizzazione alpinistica degli Speroni prende forma concreta, il o4.1o.2oo9 con la prima concatenazione delle maggiori creste dei tre principali speroni: la Cresta Nord-Est del 5°Sperone, con la via "Verso le Nuove Stagioni" (Abbate-Frezza 25.o8.1981); la Cresta Sud del 4°Sperone, con la via "Uomini dei Boschi" (Abbate-Risi o9.o6.1988) e la Cresta Est dello Sperone Settentrionale, con la storica via "Il Signore dei Lecci" (Abbate-Vasselli o7.o6.1981). Da questa esperienza, nasce l'idea di realizzare sul tracciato in questione, una AltaVia in stile alpinistico, i cui lavori inizieranno nel Febbraio 2o1o e termineranno il 13 Giugno dello stesso anno, Per "lavori" si intende la pulizia, la bonifica e la messa in sicurezza delle vie di roccia, con le opportune protezioni intermedie e le relative soste attrezzate generalmente a fix; nonché la ricerca, la bonifica e la tracciatura, dei vari "pistini" di avvicinamento e di collegamento tra uno sperone ed un altro, con le vie di ritorno al Santuario incluse.
Febbraio 2o1o - AltaVia WorkOn sul "Signore dei Lecci" |
Sull'onda di questa felice intuizione avuta da Enzo Abbate e dopo la strategica scoperta della "Cengia di Humus" che ha consentito il collegamento tra le Placche dello Sperone Settentrionale e il rispettivo Pilastro SudEst, ha preso corpo la ricerca di nuove linee nei citati settori, essendo quest'ultimi i più ricchi di contesti adatti per tracciare altre vie di arrampicata. Prende forma così la possibilità concreta di realizzare 3 Combinate in multipitch estensivo, sul corpo roccioso dello Sperone Settentrionale. Dopo alcune difficoltà dei primi anni, relative a soluzioni rivelatesi illogiche - leggasi per chi ha frequentato il posto nel periodo 2o1o.2o12 "Gran Combinata" (ora AlbaMaxima) con il 2° tiro di "Humus" veramente brutto e improponibile, tanto da accantonare la proposta di concatenamento e da decretare per buoni quattro anni, la temporanea sospensione del progetto in attesa di una soluzione che tardava a venire. Nel 2o17 la svolta: da un'illuminazione di Enzo, vengono incluse nella Combinata Classica le vie "Fata Nera" e "Pan di Serpe" e una catena.calata per moulinette, viene posizionata al termine del secondo tiro della via "Richiamo delle Lucertole". Per quello che concerne la Combinata AlbaMaxima, si decide di collocare finalmente, una catena.calata al termine del 1° tiro di "Humus" eliminando così il bruttissimo ed erboso 2° tiro. Svolte importanti quindi, che hanno ridato una forma definitiva, lineare e logica al progetto iniziale.
Si concretizzano così tre combinate denominate
Combinata Classica - Combinata AlbaMaxima - Combinata Sportiva
[In embrione la Combinata Extra, sulle rocce più verticali e nascoste del 4°Sperone]
!!!! Premessa !!!!
A chiusura di questa introduzione, una premessa urgente è necessaria: il percorso AltaVia, prevede uno sviluppo complessivo di arrampicata di circa 630 metri (15 tiri); se si considerano però gli avvicinamenti e i pistini di discesa tra uno sperone e l'altro, lo sviluppo sarà superiore. Bisogna prevedere pertanto (così anche per le altre combinazioni) almeno 4-5 ore di impegno complessivo se non di più. In più parti inoltre, erbe e terriccio coprono la roccia ed occorre prestare attenzione ai sassi instabili, eventualmente presenti sui tracciati e come su tutte le montagne, al rischio caduta massi sempre latente nei dintorni. Dimenticare quindi i "comodi" tiri di corda in stile falesia, qui si entra in una dimensione alpinistica pura, l'uso del casco è indispensabile. Si sconsiglia di procedere in gruppi numerosi di cordate, cercare invece di mantenere le dovute e debite distanze tra le cordate impegnate su una stessa via. Lo stato di protezione delle vie risulta più che sufficiente, una 15ina di rinvii, cordini e moschettoni per le soste e si va. Per l'AltaVia conviene portarsi sempre un martello con qualche chiodo e dadi...in più occasioni qualcuno dalle "mani lunghe" ha fatto sparire le opportune protezioni collocate. Per l'AltaVia è sufficiente una corda da 50 metri, per la Combinata Alba-Maxima occorrerà una corda da 70 metri, mentre per la Combinata Classica e Sportiva è sufficiente una corda da 60 mt. L'AltaVia e le tre Combinate potranno essere percorse soltanto da alpinisti esperti!!
Stato delle vie:
Il termine "checked" indica vie protette e percorribili.
Il termine "unchecked" indica vie protette ma con presenza di vegetazione.
Approccio:
Il termine "walkable" indica avvicinamenti e raccordi percorribili
Il termine "maintenance" indica gli stessi in manutenzione
Dato l'orientamento prevalentemente ad Est delle strutture, in Inverno (anche per un fattore legato alla quantità di luce disponibile) i tracciati andranno percorsi al mattino. Dalla Primavera (entrata l'ora legale) nel pomeriggio si potrà godere di una piacevole frescura, in relazione al fatto che il sole abbassandosi ad Ovest, porta le strutture rocciose in ombra.
Santuario della Mentorella - collocazione degli accessi - |
Ci sentiamo in dovere di mettere in evidenza il fatto, che la Ferrata Kircher (percorso obbligatorio per ridiscendere dalla sommità del 1°Sperone) per via della scaletta non "certificata" visibile nella foto, è ufficialmente chiusa anche se ancora percorribile. In attesa di un intervento risolutore in merito, si consiglia di prestare la massima attenzione durante l'utilizzo della stessa, ed eventualmente mettersi in sicurezza!!!
La scaletta della Ferrata Kircher |
Idea-Progetto e WorkOn: Vincenzo Abbate (Enzo) e Antonio Vasselli (Tonino)
Toponomastica: Enzo
Gestione Blog: Tonino
Contatti: Tonino Vaan on Facebook
AltaVia dei Monti Caprini
[bollo arancione][walkable]
Prima Integrale - 13.o6.2o1o Abbate - Vasselli 3 ore e 40
Prima Solitaria - o4.o8.2o11 Abbate 1 ora e 25
AltaVia Alpinistica dei Monti Caprini |
Giunti dalla strada di Guadagnolo presso il Santuario della Mentorella, entrare nel piazzale antistante il santuario e andando a destra in direzione di una fontanella, superare un piccolo cancello e prendere a scendere il vallone ad Ovest del santuario per il sentiero della "Finestra Orografica" (bollo Cai e bollo arancione AltaVia su un palo dell'Enel). Facendosi strada su un terreno inizialmente coperto da ginestre e rovi, senza perdere eccessivamente quota, si traversa in direzione delle bastionate rocciose del 6° Sperone, la cui sommità è segnata dalla caratteristica "Finestra Orografica dell'Ara Vecchia", che comunque dal sentiero non è visibile. Raggiunte le pareti si lascia il sentiero Cai (paletto segnaletico) e seguendo invece gli evidenti bolli arancioni, scendere nel ripido Vallone delle Streppara per arrivare in un piccolo slargo nel bosco, dove è collocato un evidente paletto segnaletico direzionale. Prendere la discesa per il 5° Sperone e seguendo sempre i caratteristici bolli arancioni si arriva all'attacco dell'AltaVia (25 minuti circa dal santuario. Ultima manutenzione discesa - Aprile 2o19).
Il paletto segnaletico per Valle Streppara alla base del 6°Sperone |
Valle Streppara Il bivio tra il 4° Sperone (sx) e il 5°Sperone (dx) |
5°Sperone _ Cresta Nord-Est
"Verso le Nuove Stagioni" Ore 1.30 - sviluppo 195 metri - 2 tiri / D+ || 2 tiri / 2°
[checked] (Vincenzo Abbate- Roberto Frezza / 25.o8.1981)
1) Salire la placca iniziale al centro (4°- 2 ch.) e prendere una larga fessura (dado), puntando a sx alla base di una sporgenza, che si supera a dx ( 5°/fix) per proseguire su placche appoggiate sul filo di cresta (clessidre) puntando leggermente a sx alla base di uno strapiombetto, che si supera (5°/ 2 spit) raggiungendo così, un piccolo terrazzino (45 mt - sosta 2 fix).
2) Si segue il filo della cresta superando piccoli salti (3°- ch.) e dopo una piccola sella si arriva alla base di una bella placca (4°+/ 4 ch.) superata la quale, si arriva sull'apice della cresta (45 mt - sosta 2 fix).
Proseguire di conserva sulla cresta ora appoggiata e facile (1° e 2°), ma molto articolata e poco prima della cima dello sperone, un'ampia rampa a scendere sulla dx (bolli arancio) permette di arrivare arrampicando (2°), alla base della Sella de Ju Cavone (100 mt).
Da qui, scendendo a dx, si ritorna presso il paletto segnaletico prima citato, situato nello slargo del bosco, per prendere la discesa in direzione del 4°Sperone. Entrati nell'alveo del vallone (fosso), seguendo fedelmente i bolli arancioni, si arriva alla base della Cresta Sud del 4°Sperone (20 minuti dalla sella. Ultima manutenzione raccordo - Aprile 2o19)
"Verso le Nuove Stagioni" -sviluppo tiri e collocazione soste- |
Alberto Graia nella parte finale della Cresta NordEst del 5°Sperone Sullo sfondo ad intermittenza la frastagliata Cresta Sud del 4°Sperone |
4°Sperone _ Cresta Sud
"Uomini dei Boschi" Ore 1.30 - sviluppo 210 metri - 6 tiri / D-
[checked] (Vincenzo Abbate- Massimo Risi / o9.o6.1988)
1) Dai bolli sulla roccia, si sale il bordo sx di una costola rocciosa (4°- 2 spit) e si arriva alla base di una placca che si supera (4°/fix) Si traversa a dx (ch.) e si prosegue per un diedro articolato (3°- cordino) che porta alla base di un risalto. Superarlo sulla dx (4°+/ch. nascosto) e per rocce si arriva alla base di una pancia rocciosa.(50 mt - sosta 2 spit).
2) Superare lo strapiombo (5°/spit) e per rocce coricate (cordini) si prende a seguire il filo della cresta ora più definita. raggiunta una cuspide rocciosa si scende per alcuni metri e si arriva alla base di una placca con fessurazioni orizzontali (35 mt - sosta).
3) Si traversa di poco a sx e poi si va dritti sulla placca (3°- cordini) dalla cui sommità, traversando per alcuni metri sulla dx, si arriva alla base di una successione di placche che si superano per la linea di cresta (4°-2 ch.). Si prosegue per ripidi salti discontinui fino a due lecci dove si fa sosta (45 mt).
4) Continuare per rocce frastagliate e discontinue e poi per il filo di cresta (cordini), arrivando ad una sosta (35 mt - cless. e fix).
5) Da qui invece di salire, traversare decisamente a sx in direzione di una placca, aggirata la placca si entra in un diedro (dove si incrocia la 2^ sosta della via "Dea Ophrys" 2 fix) superato il quale si sale sulla cresta ora molto aerea, per arrivare poi sulla punta dello sperone (40 mt - sosta 2 fix).
Osservando il Santuario della Mentorella, si seguono i bolli arancio sulla dx lungo il filo di cresta che prosegue (1°) verso la Sella dei Ciclamini. Da qui immettersi a nord nella Scesa di Ara Palazzo (bolli arancio) e in 20 minuti si arriva alla base della Cresta Est dello Sperone Settentrionale. (Ultima manutenzione raccordo (Ottobre 2o19)
"Uomini dei Boschi" - collocazione soste e sviluppo dei tiri - (1° tiro in parziale) |
Sperone Settentrionale _ Cresta Est
"Signore dei Lecci" Ore 1.30 - sviluppo 225 metri - 7 tiri / D-
[checked] (Vincenzo Abbate- Antonio Vasselli / o7.o6.1981)
1) La via attacca lo spigolo a dx dei due che caratterizzano l'inizio della possente cresta e lo risale mantenendosi sul filo. (3 fix). Arrivati ad un grosso leccio (cordone) proseguire sulla dx e sfruttando una placca (fix) si prosegue poi in alto (cordino su clessidra) proseguendo fin sotto un piccolo strapiombo che si supera a dx (fix e ch.) per raggiungere un ballatoio, dove nella parte alta c'è la sosta attrezzata con un cordone in un'ampia clessidra ed uno spit (50 mt).
2) Da qui per facili
rocce si raggiunge il filo della cresta e salendo verso destra si punta sotto
la parte solida e compatta della stessa (2°) dove si fa sosta comodamente
presso un alberello (20 mt).
3) Seguire ora il filo della cresta molto lavorato (cordino su
clessidra) salendo leggermente verso destra. Prendere ora a salire il tratto
della cresta (cordino su clessidra) più compatto ed esposto (ch) e per roccia
buona e ben lavorata se ne segue fedelmente il filo con 3 cordini su clessidra che
segnano a perfezione la linea di salita; dopo il terzo cordino traversare con
estrema prudenza a dx in direzione di un ultimo e visibile cordino su clessidra, traversando al di sotto
di massi instabili, che non vanno superati
direttamente. Si arriva così ad un ballatoio ove e attrezzata la terza
sosta a 3 fix. (45mt ).
4) Salendo dalla sosta, dopo aver superato la deviazione per la
“Cengia di Humus”, un breve tratto di rocce articolate (2°) porta alla base di
un diedro dove è attrezzata la quarta sosta a 2 fix (25 mt).
5) Salire verso sinistra sfruttando dapprima un diedro svasato, poi continuare a salire seguendo il filo della cresta ora più verticale e
delicato (4°- fix) e per rocce lavorate (cordino su clessidra e chiodo), si
arriva ad una sosta aerea con 2 fix alla dx della quale si trova un grande masso in bilico ma fuori via, che non
andrà comunque assolutamente sollecitato (30 mt).
6) Proseguire seguendo il filo coricato di rocce fin sotto un grosso albero (asola di cordino) prima del quale si traversa a dx proseguendo in direzione di un salto sulla sx, superato il quale (4° - fix) si arriva ad un piccolo terrazzino (30 mt - sosta attrezzata).
7) Salire per placche discontinue e dopo un tratto erboso puntare in alto ad un salto roccioso (3°- 2 cless) , usciti su un pendio erboso, prendere le rocce a sx (cless) per arrivare ad un grosso acero, dove ha termine l'AltaVia (30 mt - sosta con cordoni)
6) Proseguire seguendo il filo coricato di rocce fin sotto un grosso albero (asola di cordino) prima del quale si traversa a dx proseguendo in direzione di un salto sulla sx, superato il quale (4° - fix) si arriva ad un piccolo terrazzino (30 mt - sosta attrezzata).
7) Salire per placche discontinue e dopo un tratto erboso puntare in alto ad un salto roccioso (3°- 2 cless) , usciti su un pendio erboso, prendere le rocce a sx (cless) per arrivare ad un grosso acero, dove ha termine l'AltaVia (30 mt - sosta con cordoni)
.
Signore dei Lecci - soste e sviluppo dei tiri - |
AltaVia Alpinistica dei Monti Caprini (foto scattata dal paese di Gerano) |
_______________________________
Anello Escursinistico degli Sgrimuni Nocini
Un interessante anello escursionistico attorno agli Speroni della Mentorella, è quello degli Sgrimuni Nocini. La partenza è in comune con il sentiero "Wojtyla", solo che si va nella direzione opposta seguendo la strada bianca che scende. Giunti nella piana si scorge un'azienda agricola. Costeggiando quest'ultima sul lato a monte, si incrocia una ripida carrareccia sulla dx. Presa la ripida salita, poco dopo la strada diventa una strettoia nel bosco. Seguire il battuto che immette ancora su una strada bianca, proveniente però da Pisoniano. Seguirla fino ad incrociare Fosso Scoccio. Circa 10 metri prima dell'alveo, sulla dx parte un sentiero (bandierina Cai) che costeggiando il fosso, sale in maniera ripida fino alla fine del fosso stesso (Valle Sambuceta). Da qui, lasciato il sentiero Cai, seguire i bolli arancioni sulla dx, che porteranno poco dopo sulla Sella dei Carpini da dove ha origine l'affilata e suggestiva cresta rocciosa degli Sgrimuni Nocini. Terminata la cresta, si scende incrociando nuovamente il precedente sentiero, che continua verso Guadagnolo. Lo si segue per un breve tratto, lasciandolo nuovamente sulla dx, prendendo un pistino a bolli arancioni. Inoltratisi nel bosco, si arriverà dopo circa mezz'ora di cammino, sulla sommità del 6°Sperone (Finestra Orografica). Da qui comodamente si raggiunge il Santuario della Mentorella e attraverso il sentiero "Karol Wojtyla", scendendo per il Vallone di Falconara, si torna alla base di partenza. L'anello escursionistico si chiude in circa 4 ore complessive di cammino. Difficoltà EE+ solo in cresta (foto sopra e sotto).
Il tracciato si può fare anche partendo dal Santuario ed è attualmente percorribile.
Si sconsiglia di percorrere l'anello nei periodi di apertura della caccia, i cacciatori non permettono il passaggio con un'arroganza tale che non starò qui a descrivervi.
Sgrinumi Nocini |
Anello degli Sgrimuni Nocini - cresta finale, sullo sfondo il Santuario della Mentorella - |
_______________________________________________________________________
---------------------------------------------------------------------------------------------------------------
_______________________________________________________________________
Sperone Settentrionale dei Monti Caprini Combinate in Multipitch Estensivo
Sperone Settentrionale |
Sperone Settentrionale dei Monti Caprini m.1024 (Monti Prenestini)
Lo Sperone Settentrionale è la struttura più imponente del complesso roccioso degli Speroni dei Monti Caprini. definisce il fianco sinistro (destro orografico) del Vallone di Falconara o di Morra Rossa, sul quale incombe con la sua cresta orientata a NordEst con un salto di alcune centinaia di metri interrotto ad un quarto circa da una marcata forcella, la Sella del Cinghiale m.895, che ne definisce le due distinte parti: l'Avancorpo Settentrionale, completamente orientato a nord e quasi del tutto sommerso da fitto bosco e il Corpo Sommitale, sulle cui rocce più scoperte a Sud, si sviluppano le vie di arrampicata proposte.
Il Corpo Sommitale si compone di tre distinte cime rocciose: la Vetta m.1024; la Punta dei Lecci; la Punta dello Scoiattolo. Queste cime rocciose sono separate tra loro da altrettante piccole forcelle: la Forcella dei Gigli (tra la Cima principale e la Punta dei Lecci) la Forcella dei Lecci (tra la Punta dei Lecci e la Punta dello Scoiattolo), mentre la più ampia ed erbosa Sella dello Scoiattolo separa lo Sperone Settentrionale vero e proprio dalla contigua Rupe di San Eustacchio m.1032 o Secondo Sperone dei Monti Caprini, dove si trova il Santuario.
Le vie di arrampicata sono il frutto di una puntigliosa attività di ricerca alpinistica e richiedono come detto, tutte le attenzioni delle salite di montagna. Le vie sono ben protette sia nei tiri intermedi che nelle soste, eventualmente portare qualche dado. Si sconsiglia l'uso di corde da 50 metri per via di alcune calate obbligatorie, onde "chiudere" le concatenazioni consigliate. Necessari 15 rinvii, cordini e moschettoni per le soste ed ovviamente e rigorosamente il casco!!!
Le Combinate
La presenza di più percorsi può permettere una loro concatenazione, favorendo la salita sulla sommità dello Sperone Settentrionale, in una sorta di "multipitch" da noi ribattezzato "estensivo", dato che tra una via e l'altra, ci sono dei raccordi più o meno lunghi da fare camminando od arrampicando sul facile o con corde fisse.
Descriveremo tre "Combinate" omogeneizzate tra loro in base al livello medio delle difficoltà.
Tempi medi di percorrenza delle stesse, attorno alle 4-5 ore
Combinata Classica - livello medio difficoltà - 5a
Combinata AlbaMaxima - livello medio difficoltà - 5b+
Combinata Sportiva - livello medio difficoltà - 6a
Combinata Sportiva - livello medio difficoltà - 6a
______________________________________________________
Combinata Classica
[bollo azzurro]
Prima Integrale: 29.1o.2o17 - Eugenio Vecchia - Massimo Pecci - 4 ore e 30
Avvicinamento [walkable]
Subito dopo il cancello principale del Santuario della Mentorella, prendere a sx un cancelleto di legno, imbocco del Sentiero Kircher (cartello segnaletico del CAI in loco). Oltrepassati alcuni seminterrati abbandonati del Santuario, si inizia a scendere e dopo aver brevemente costeggiato a dx le rocce della Rupe di San Eustacchio (Secondo Sperone), si abbandona il Kircher prendendo a dx una ripida rampa (bollo arancio con corda fissa e cavo metallico a seguire) che ripidamente riprende il tracciato alto del Kircher.
Voltare a dx e raggiunta la Sella dello Scoiattolo, abbandonato a sx il tracciato del Sentiero Kircher, prendere la ripida Scesa di Ara Palazzo (bolli arancio). Dopo una serie di ampie svolte si scende ripidamente. Superato il bivio per la Sella dei Ciclamini sulla dx (bollo rosa) scendere a sx (3 bolli Combinate) fino ad incontrare la base delle rocce dell’Avancorpo del Pilastro Sud Est. Continuare a scendere con attenzione a causa della notevole ripidità del tracciato e oltrepassata la deviazione per la Combinata Sportiva ("Placche Alte" - bollo rosso a sx), scendere ancora ripidi sul pistino sempre ben intuibile ma con i bolli arancioni spesso nascosti dalla ricrescita vegetativa!! Si arriva così, dopo 20 minuti dal Santuario, alla base della possente Cresta Est dello Sperone Settentrionale (bollo azzurro).
Per chiudere la combinazione è necessaria una corda da 60 metri.
Sequenza
Aculeo - Il Richiamo delle Lucertole - Onde di Pietra - Fata Nera - Pan di Serpe
Prima Integrale: 29.1o.2o17 - Eugenio Vecchia - Massimo Pecci - 4 ore e 30
Avvicinamento [walkable]
Subito dopo il cancello principale del Santuario della Mentorella, prendere a sx un cancelleto di legno, imbocco del Sentiero Kircher (cartello segnaletico del CAI in loco). Oltrepassati alcuni seminterrati abbandonati del Santuario, si inizia a scendere e dopo aver brevemente costeggiato a dx le rocce della Rupe di San Eustacchio (Secondo Sperone), si abbandona il Kircher prendendo a dx una ripida rampa (bollo arancio con corda fissa e cavo metallico a seguire) che ripidamente riprende il tracciato alto del Kircher.
Corda Fissa |
Per chiudere la combinazione è necessaria una corda da 60 metri.
Sequenza
Aculeo - Il Richiamo delle Lucertole - Onde di Pietra - Fata Nera - Pan di Serpe
La via segue il filo dello spigolo di
sinistra, dei due che caratterizzano la base della possente “Cresta est” dello
Sperone Settentrionale.(bollo azzurro)
Superata la breve placca (fix), si sale per
prendere una netta e svasata fessura (fix) che termina sotto lo spigolo. Al termine della
fessura, si traversa leggermente a destra (5°; fix) e si prosegue sul filo
dello spigolo fin dove termina arrivando ad una sosta attrezzata a fix sul forcellino in prossimità di lecci (3°e 4°- 2 fix e nut).
Invece
di proseguire lungo il filo dello spigolo, scendere a sinistra facendosi spazio
tra rami di lecci. (bollo azzurro)
2) Il
Richiamo delle Lucertole [checked]
60 metri 3°/ 4° Abbate - Vasselli (o8.o7.2o1o)
(1° tiro) La via supera il netto diedro-rampa iniziale che, traversando più in alto a sx, termina sotto risalti ben appigliati, superati i quali si raggiungere una sosta a fix, posta su una piccola rampa, che sale da sinistra e arriva sulla Cresta Est. (5 fix)
Il secondo di cordata, una volta giunto in catena nel caso si utilizzi una corda da 60 mt. si può portare 2-3 mt. sopra la stessa, in prossimità del bollo azzurro di attacco del 2° tiro, onde permettere più facilmente la successiva calata del primo in moulinette!!
(2° tiro) Proprio al di sopra della sosta (bollo azzurro), salire dritti un diedro di 2 metri uscendo sulla sua sx per fessura orizzontale (ch.art). Si entra dopo alcuni metri, su una bella placca che si segue delicatamente sulla sua lama lungo la linea dei fix, fino a giungere al suo termine naturale. Da qui traversare a sx e per rocce frastagliate e superato un alberello con cordino, puntare in alto fino a scorgere la catena di calata della Combinata.
Nella calata (da fare subito senza recuperare il secondo), seguendo la traiettoria verticale data dalla gravità, si arriva in modo naturale ad un terrazzo erboso, proprio nei pressi dell'attacco della via "Onde di Pietra"; da qui si recupera il secondo, lo si cala e una volta arrivato, si recupera la corda. (bollo azzurro).
Prospettiva dalla base di OndediPietra, dopo la moulinette. Recupero del secondo sul 2°tiro del RichiamodelleLucertole |
3) Onde
di Pietra [checked]
50 metri 4°+/ 5° Abbate (o7.o7.2o1o)
Superare una serie di placche (cless e 3 fix - 5°nell'ultimo passaggio ) arrivando sotto un diedro con fessura superato il quale (2 fix) si arriva ad un piccolo
ballatoio (fix), si continua per una diedro svasato
verso sinistra (bollo azzurro) e si supera la successiva placca verticale e articolata,
procedendo a sinistra di alberelli (cordini) arrivando così sulla Cresta Est. Da questo punto si seguono gli ultimi
metri della via “Il Signore dei Lecci” e si raggiunge la sua terza sosta
attrezzata a fix.
Si
salgono pochi metri dalla sosta e raggiunto un ampio ballatoio, prendere a
sinistra la “Cengia di Humus” (bolli 3 Combinate) attrezzata da una corda
fissa. Raggiunta la base della via “Humus”, proseguire a sinistra su esposto
tracciato (cavo in acciaio e corda fissa) Raggiunta una piccola forcella rocciosa, si raggiunge scendendo la base del
“Pilastro”. Superato risalendo l’attacco della via “Originaria”, seguendo ora i bolli rosso e celeste, risalire
tra vegetazione costeggiando le rocce del pilastro e doppiata la base
della via “Fantastica” si arriva alla rampa di accesso (bolli azzurri) della
via “Fata Nera”. Presa la corda fissa in loco, si risale agevolmente la viscida rampa terrosa e passando sotto la via “Occhi degli Alberi”, si
arriva ad un grande leccio, posto all’attacco del bellissimo diedro della “Fata Nera” (20 mt - 1°e 2° - cordone di sosta)
4) Fata
Nera [checked]
30 metri 4°+/ 5° Abbate - Frezza (25.o8.1982)
La via sale dopo la citata rampa erbosa, lungo un bellissimo e compatto diedro, completamente
coperto alla vista dalla fitta vegetazione, posto subito a sinistra del
Pilastro Sud Est. Dalla sosta, si supera uno strapiomebetto (5°) e si prosegue in un diedro dapprima aperto che poi prosegue nella parte centrale in
modo più netto, fino a raggiungere una placca, seguendo la fessurazione che la sormonta
(5°-), si lambisce un leccio e si raggiunge un ballatoio, si prosegue poi per una placca strapiombante ben ammanigliata (dado e fix) e si raggiunge una sosta
attrezzata a 2 fix.
Traversare scendendo a sx e seguendo i bolli delle Combinate, portarsi in leggera discesa, nei pressi di un leccio
posto alla base dell’ampio sistema di placche sommitali, dove si trova la catena di calata della Combinata AlbaMaxima.
5) Pan
di Serpe [checked]
30 metri 5c Abbate - Vasselli (o7.o9.2o11)
La via supera la placca soprastante sfruttando minime asperità (5°+; 3 fix) proseguendo a destra in direzione di uno spigolo di ottima roccia. Arrivati alla base di un piccolo camino leggermente aggettante, sfruttando ottime prese si esce dalla via (4°+ 2 fix) e virando decisamente a sx, si arriva sulla erbosa terrazza sommitale del Pilastro Sud Est, dove è attrezzata in prossimità di una placca sulla sx. la comoda sosta finale a fix, delle 3 Combinate .
Spingersi in direzione della cima dello sperone (bolli) fino ad intersecare il “Sentiero Kircher”, seguendolo a scendere superata la scala metallica non omologata (!!!!!) si arriva dopo pochi minuti alla Sella dello Scoiattolo e da qui al Santuario della Mentorella, per la via seguita all'andata. [walkable]
Spingersi in direzione della cima dello sperone (bolli) fino ad intersecare il “Sentiero Kircher”, seguendolo a scendere superata la scala metallica non omologata (!!!!!) si arriva dopo pochi minuti alla Sella dello Scoiattolo e da qui al Santuario della Mentorella, per la via seguita all'andata. [walkable]
Alba Maxima è una rosa antica presente presso il Santuario della Mentorella
Prima Integrale: Simone Pinci (c.c.) - Antonio Vasselli - 5 ore 20 - [24.o4.2o21]
[bollo verde]
Prima Integrale: .......................................
Avvicinamento [walkable]
Come per la Combinata Classica, scendere per Ara Palazzo (bollo arancione) fino a raggiungere la base della Cresta Est dello Sperone Nord (bollo verde).
Ultralicheni - Placca Lucente - Bonsai - Humus - Originaria - Rosa Antica
Alcune vie sono state "disegnate" con la corda dall'alto, come si usa fare per le vie di arrampicata sportiva, si menzionano pertanto i singoli "tracciatori".
1) Ultralicheni [checked]
35 metri 5b/6a Vasselli
La via attacca sulla stessa placca di "Aculeo", ma da subito ci si sposta obliquando a salire sulla dx (cordino), fino a portarsi sotto una prima placca, superata la quale (fix) si raggiunge la successiva molto estesa. Qui, (senza uscire dalle difficoltà sui lati più facili) tenere rigorosamente la linea centrale sul delicato (6a), proseguendo in alto, fino al termine della placca (4 fix). Dopo una successione di piccoli terrazzini, prendere la placca finale, seguendone i 2 fix. Uscita sul ballatoio in comune con "Aculeo" (sosta a fix)
Invece di proseguire lungo il filo dello spigolo, scendere a sinistra facendosi spazio tra rami di lecci.(bollo verde)
2) Placca Lucente [checked]
30 metri 5b Abbate - Vasselli (11.o7.2o1o)
La via attacca la placca a sx del diedro del "Richiamo delle Lucertole". Il primo passaggio molto delicato in aderenza (5c), permette di arrivare ad una rigola molto marcata. Da qui superare quest'ultima ad incastro (in alternativa delicatissimo, sul bordo sx della placca - 6a). Giunti al suo termine portarsi sotto una successiva placca, superandola con un allungo molto marcato. Da qui, tenendosi bassi per non incrociare il diedro di "Richiamo", spostarsi sulla sx e seguendo la linea dei fix si esce in sosta.
Scendere la piccola rampa che sale da sinistra e seguendo i bolli verdi, si arriva più in alto ad una cengia, posta sotto le vie in placca della Combinata Sportiva. Si prosegue in avanti qualche metro per la cengia fino ad un bollo verde, generalmente nascosto dalla continua ricrescita vegetativa (20 mt).
3) Bonsai [unchecked]
30 metri 4°/ 6a Vasselli
La via sale una rampa fessurata con andamento verso sx (fix e clessidra) e superando poi una serie di placche successive e discontinue (3 fix), arriva sotto una bella e verticale placca di 5-6 metri che si supera al centro (2fix-6a), si arriva così ad una gengia. Proseguire in alto spostandosi verso la dx e arrivati nei pressi di una placca, superarla sulla linea degli spit posti a sx della catana-calata del "Richiamo delle Lucertole". Giunti in cresta, proseguire fino alla terza sosta del "Signore dei Lecci".
Si salgono pochi metri dalla sosta e raggiunto un ampio ballatoio, prendere a sinistra (bolli 3 Combinate) la “Cengia di Humus”, attrezzata con una corda fissa. Si raggiunge poco dopo la base della via "Humus”.
Humus [checked ]
35 metri 5c Abbate (1o.o7.2o1o)
Salire un marcato e svasato diedro (ch.) che immette su una placca inclinata e scivolosa per il terriccio (fix). Si traversa sulla sx, puntando ad un ballatoio alla base di una placca solcata da una fessura (ch). Seguire la fessura e all’altezza di un leccio, traversare a sx. aggirando una costola esposta (3 fix). Si arriva ad un ballatoio esposto e sdrucciolevole (chiodi) da qui traversare a dx per qualche metro. Giunti sotto una placca, risalirla dritta fino alla fine delle difficoltà (2 chiodi), dove si intercetta una calata attrezzata (obbligatoria) che permette di ritornare alla base della via, per riprendere la combinazione.
Dalla base della via proseguire sulla dx orografica seguendo un cavetto in acciaio su esposto tracciato (bollo verde) e raggiunta una piccola forcella rocciosa, si scende alla base del Pilastro. Seguendo sempre i bolli verdi, si arriva all’attacco della via “Originaria”.
6 Originaria [unchecked]
60 metri 5b Abbate - Marcheggiani (27.12.1978)
(1°tiro) Entrare in un evidente diedro e risalirlo tutto (chiodi) fino sotto uno strapiombo superato il quale (ch.) si giunge su un ballatoio, alla cui sx ma nascosta, si trova una sosta con 2 fix.
(2°tiro) Spostarsi in arrampicata obliqua sulla dx e per rocce frastagliate salire ad un terrazzino (2 chiodi). Prendere il marcato diedro a sx (2 spit) ed uscire superato un alberello su rocce discontinue, puntando successivamente sotto ad una placca. Superata la placca (ch.) puntare obliquando a sx in alto verso una sosta attrezzata a 3 fix.
Dalla sosta, arrampicarsi in alto lungo la placca (2°), uscendo dopo 5 metri sulla Forcella Belvedere. Invece di dirigersi verso la linea di cresta sulla dx, scendere decisi sulla sx seguendo i bolli verdi, ed oltrepassata la sosta della FataNera, portarsi sfruttando una cengia erbosa, ad una catena di calata collocata tra l'attacco delle vie "Lastra dei Sedum" e "Pan di Serpe" . Calandosi in verticale (10mt) si arriva su una comoda cengia terrosa, percorrerla fino a raggiungere l'attacco di “Rosa Antica”. (bolli verdi)
7) Rosa Antica [checked]
30 metri 5c Vasselli
Dal tronco portarsi sotto uno strapiombo aperto, scavalcandolo con delicatezza (fix). Proseguire per una successione di 2 placche, fino ad un terrazzino (2 fix). Portarsi sulla sx e proseguire lungo un diedro-fessura verticale, usciti dal quale ci si ritrova sotto una bella placca (3 fix). Seguirla dritti fino sotto ad un tetto, aggirandolo sulla linea logica di dx (2 fix) lungo un diedro aperto, che porta sul pianoro sommitale del pilastro (sosta comune 2 fix).
Spingersi in direzione della cima dello sperone (bolli) fino ad intersecare il “Sentiero Kircher”, seguendolo a scendere, superata la scala metallica, si arriva poco dopo alla Sella dello Scoiattolo e da qui al Santuario della Mentorella [walkable]
[bollo rosso]
Prima Integrale: Simone Pinci - Luigi Lupi [Maggio 2o2o] - 4 ore 30
Semplice Premessa
Dato il contesto ambientale degli speroni, fatto di avvicinamenti per nulla agevoli, ma faticosi e piuttosto lunghi e vista inoltre la conformazione strutturale dei principali corpi rocciosi, nessun “arrampicatore sportivo” si è mai spinto sulle rocce della Mentorella con l'intento di farne un luogo di culto del climbing più estremo. Quasi tutti hanno concentrato i loro lodevoli sforzi altrove.
Localizzate col tempo le placche e le rocce più "difficili" abbiamo agito su quest'ultime dove appariva la possibilità di creare linee logiche e non improponibili, tendenzialmente di difficoltà superiore rispetto alle Combinata Classica ed AlbaMaxima.
Pertanto onde prevenire il diffondersi di indiscretezze e commenti da "social network" circa le nostre presunte capacità arrampicatorie, faremo luce sulle dicerie diffuse in "rete" e a titolo gratuito da alcuni, i quali non essendo a conoscenza dell'idea di fondo che ha ispirato ed animato il progetto dalla sua origine ad oggi, hanno lanciato e diffuso su Facebook, giudizi frettolosi sul lavoro da noi svolto, lavoro che ha portato alla realizzazione di questa 3^ combinata, su un livello medio di difficoltà più elevato rispetto alle precedenti Combinate.
Ciò è stato possibile "lavorando" alcuni "passaggi" su roccia impossibile, su tre delle cinque vie qui incluse. Si tratta sostanzialmente di movimenti di alcuni metri su placca liscia e priva di appigli, rispetto al resto delle difficoltà delle singole vie che invece si andavano assestando attorno ad una gradazione media pari al 5c. Tali tratti, sono stati "scavati" in alcuni punti (fori), onde permettere la prosecuzione delle salite su un livello tecnico di difficoltà uniforme.
Se non si fosse adottata tale necessaria scelta, quest'ultima combinata che stava assumendo una sua fisionomia ben precisa, non avrebbe visto la conclusione a causa delle estreme difficoltà dei citati passaggi che avrebbero alterato decisamente la perfomance, decretando la parola "fine dei lavori" con l'abbandono di quanto realizzato. Interrompere infatti la sequenza omogenea della salita con muri impossibili e privi di appigli, sarebbe stato illogico e nel contesto del discorso di fondo della nostra proposta legato sostanzialmente alla realizzazione di combinazioni omogenee, non avrebbe avuto senso.
Questa decisione è stata presa senza troppe esitazioni appurate le potenzialità che emergevano, rendendo possibile così il collegamento tra la parte bassa ed alta dei tracciati, al fine ultimo di poter avere il giusto numero di vie da includere nella combinata, dato che il contesto circostante dello Sperone Nord, non offriva alternative altrettanto valide.
E' assai probabile e pensiamo con ciò di affermare una cosa estremamente ovvia, che la storia trentennale della frequentazione del sito tra l'altro ci conferma, che chi arrampica su gradi elevati non abbia mai messo nel "mirino" la Mentorella e difficilmente si sarebbe spinto su questa concatenazione pure se avessimo deciso di lasciare quei singoli passaggi impossibili così come erano in origine. Iniziare un concatenemento in "multipitch estensivo", per poi rimanere bloccati davanti a placche senza soluzione di salita, crediamo fermamente non rientri nell'ottica nemmeno dei climber più allenati e pertanto, abbiamo dato un indirizzo preciso al nostro progetto, rivolgendolo ad un pubblico più sensibile ed idoneo: sia con le difficoltà proprie che complessivamente e maggiormente emergevano nella combinazione stessa; sia con l'ambiente naturale degli speroni, che come detto più volte non corrisponde a quello di una falesia di arrampicata sportiva come comunemente viene intesa.
Se le difficoltà complessive di questa combinata invece, fossero state omogenee su un livello tecnico medio superiore al 6b, noi non ci saremmo mai permessi di bucare la roccia, ne ci saremmo per ovvia incapacità e mancanza di stimoli appropriati, impegnati nel lungo lavoro di tracciatura. La Mentorella sarebbe stato, fantasticando in questa ipotesi fatta di puri sogni, un sito di arrampicata del tutto diverso da quello che è attualmente e già a partire dai primissimi anni '80, altre degne persone avrebbero scritto la sua storia al posto nostro.
Nella speranza di essere stati chiari e non fraintesi. Buona arrampicata a voi tutti!!!
Informative
La via “Iris Lumen” è una dedica per Manilio Prignano, alpinista ed artista di Nettuno, tristemente e tragicamente scomparso sulla via “Il Signore dei Lecci” il 27.o5.2o12.
Negli anni 2o16-2o18 la terza via della Combinata Sportiva sul settore Placche Alte (quella che sostanzialmente poi permette di arrivare in Cresta e da qui sulla Rampa di Humus) era "Letto di Foglie" [Mastrantonio-Vasselli]. Data la lunghezza del tiro, onde evitare problemi relativi allo scorrimmento della corda, visto il traverso centrale della via illogico e forzato; si era deciso inizialmente di ecluderla dalla sequenza fissata per la Combinata Sportiva. Constatato poi, che molte cordate impegnate sulla Combinata AlbaMaxima, scambiavano i fix del traverso menzionato, per i fix della adiacente e parallela via "Bonsai", abbiamo ritenuto opportuno smontare definitivamente il tracciato di "Letto di Foglie", inserendo al suo posto la più logica e verticale linea, della pur breve ma bella "Crafty Hole" (Vasselli . Avvisati - Ottobre 2o19)
Le vie sono state "disegnate" con la corda dall'alto, come si usa fare per l'arrampicata sportiva in falesia, da cui il nome proposto. Si menzionano pertanto i "tracciatori", anche se il lavoro ovviamente è stato fatto in coppia. Circa l'attendibilità della gradazione, bisogna essere consapevoli del fatto che ogni possibile ed istintivo sconfinamento dalla "linea madre", altera la percezione della difficoltà stessa.
Nell'estate 2o19, alcune Api Muraiole avevano nidificato occludendoli i fori di salita della via "Iris Lumen" ... in Ottobre la via è stata bonificata.
Avvicinamento [walkable]
Come per le precedenti Combinate, dalla Sella dello Scoiattolo,si scende per la ripida Scesa di Ara Palazzo (bollo arancio). Giunti all'incirca alla base del settore Placche Alte, si lascia il pistino a bolli arancioni, per prendere un bivio a sx (bollo rosso). Dopo circa 20 metri, si arriva all’attacco della via “Il Sogno del Ramarro”, da cui ha origine la Combinata Sportiva (bollo rosso).
Per chiudere la combinazione è necessaria una corda da 60 metri
Sequenza
Il Sogno del Ramarro - Iris Lumen - Crafty Hole - Fantastica - Lastra dei Sedum
Come per la Combinata Classica, scendere per Ara Palazzo (bollo arancione) fino a raggiungere la base della Cresta Est dello Sperone Nord (bollo verde).
Per chiudere la combinazione è necessaria una corda da 70 metri.
Sequenza
Sequenza
Ultralicheni - Placca Lucente - Bonsai - Humus - Originaria - Rosa Antica
Alcune vie sono state "disegnate" con la corda dall'alto, come si usa fare per le vie di arrampicata sportiva, si menzionano pertanto i singoli "tracciatori".
1) Ultralicheni [checked]
35 metri 5b/6a Vasselli
La via attacca sulla stessa placca di "Aculeo", ma da subito ci si sposta obliquando a salire sulla dx (cordino), fino a portarsi sotto una prima placca, superata la quale (fix) si raggiunge la successiva molto estesa. Qui, (senza uscire dalle difficoltà sui lati più facili) tenere rigorosamente la linea centrale sul delicato (6a), proseguendo in alto, fino al termine della placca (4 fix). Dopo una successione di piccoli terrazzini, prendere la placca finale, seguendone i 2 fix. Uscita sul ballatoio in comune con "Aculeo" (sosta a fix)
Invece di proseguire lungo il filo dello spigolo, scendere a sinistra facendosi spazio tra rami di lecci.(bollo verde)
2) Placca Lucente [checked]
30 metri 5b Abbate - Vasselli (11.o7.2o1o)
La via attacca la placca a sx del diedro del "Richiamo delle Lucertole". Il primo passaggio molto delicato in aderenza (5c), permette di arrivare ad una rigola molto marcata. Da qui superare quest'ultima ad incastro (in alternativa delicatissimo, sul bordo sx della placca - 6a). Giunti al suo termine portarsi sotto una successiva placca, superandola con un allungo molto marcato. Da qui, tenendosi bassi per non incrociare il diedro di "Richiamo", spostarsi sulla sx e seguendo la linea dei fix si esce in sosta.
Scendere la piccola rampa che sale da sinistra e seguendo i bolli verdi, si arriva più in alto ad una cengia, posta sotto le vie in placca della Combinata Sportiva. Si prosegue in avanti qualche metro per la cengia fino ad un bollo verde, generalmente nascosto dalla continua ricrescita vegetativa (20 mt).
3) Bonsai [unchecked]
30 metri 4°/ 6a Vasselli
La via sale una rampa fessurata con andamento verso sx (fix e clessidra) e superando poi una serie di placche successive e discontinue (3 fix), arriva sotto una bella e verticale placca di 5-6 metri che si supera al centro (2fix-6a), si arriva così ad una gengia. Proseguire in alto spostandosi verso la dx e arrivati nei pressi di una placca, superarla sulla linea degli spit posti a sx della catana-calata del "Richiamo delle Lucertole". Giunti in cresta, proseguire fino alla terza sosta del "Signore dei Lecci".
Si salgono pochi metri dalla sosta e raggiunto un ampio ballatoio, prendere a sinistra (bolli 3 Combinate) la “Cengia di Humus”, attrezzata con una corda fissa. Si raggiunge poco dopo la base della via "Humus”.
Humus [checked ]
35 metri 5c Abbate (1o.o7.2o1o)
Salire un marcato e svasato diedro (ch.) che immette su una placca inclinata e scivolosa per il terriccio (fix). Si traversa sulla sx, puntando ad un ballatoio alla base di una placca solcata da una fessura (ch). Seguire la fessura e all’altezza di un leccio, traversare a sx. aggirando una costola esposta (3 fix). Si arriva ad un ballatoio esposto e sdrucciolevole (chiodi) da qui traversare a dx per qualche metro. Giunti sotto una placca, risalirla dritta fino alla fine delle difficoltà (2 chiodi), dove si intercetta una calata attrezzata (obbligatoria) che permette di ritornare alla base della via, per riprendere la combinazione.
Dalla base della via proseguire sulla dx orografica seguendo un cavetto in acciaio su esposto tracciato (bollo verde) e raggiunta una piccola forcella rocciosa, si scende alla base del Pilastro. Seguendo sempre i bolli verdi, si arriva all’attacco della via “Originaria”.
6 Originaria [unchecked]
60 metri 5b Abbate - Marcheggiani (27.12.1978)
(1°tiro) Entrare in un evidente diedro e risalirlo tutto (chiodi) fino sotto uno strapiombo superato il quale (ch.) si giunge su un ballatoio, alla cui sx ma nascosta, si trova una sosta con 2 fix.
(2°tiro) Spostarsi in arrampicata obliqua sulla dx e per rocce frastagliate salire ad un terrazzino (2 chiodi). Prendere il marcato diedro a sx (2 spit) ed uscire superato un alberello su rocce discontinue, puntando successivamente sotto ad una placca. Superata la placca (ch.) puntare obliquando a sx in alto verso una sosta attrezzata a 3 fix.
Dalla sosta, arrampicarsi in alto lungo la placca (2°), uscendo dopo 5 metri sulla Forcella Belvedere. Invece di dirigersi verso la linea di cresta sulla dx, scendere decisi sulla sx seguendo i bolli verdi, ed oltrepassata la sosta della FataNera, portarsi sfruttando una cengia erbosa, ad una catena di calata collocata tra l'attacco delle vie "Lastra dei Sedum" e "Pan di Serpe" . Calandosi in verticale (10mt) si arriva su una comoda cengia terrosa, percorrerla fino a raggiungere l'attacco di “Rosa Antica”. (bolli verdi)
7) Rosa Antica [checked]
30 metri 5c Vasselli
Dal tronco portarsi sotto uno strapiombo aperto, scavalcandolo con delicatezza (fix). Proseguire per una successione di 2 placche, fino ad un terrazzino (2 fix). Portarsi sulla sx e proseguire lungo un diedro-fessura verticale, usciti dal quale ci si ritrova sotto una bella placca (3 fix). Seguirla dritti fino sotto ad un tetto, aggirandolo sulla linea logica di dx (2 fix) lungo un diedro aperto, che porta sul pianoro sommitale del pilastro (sosta comune 2 fix).
Spingersi in direzione della cima dello sperone (bolli) fino ad intersecare il “Sentiero Kircher”, seguendolo a scendere, superata la scala metallica, si arriva poco dopo alla Sella dello Scoiattolo e da qui al Santuario della Mentorella [walkable]
Combinata Sportiva
[bollo rosso]Prima Integrale: Simone Pinci - Luigi Lupi [Maggio 2o2o] - 4 ore 30
Semplice Premessa
Dato il contesto ambientale degli speroni, fatto di avvicinamenti per nulla agevoli, ma faticosi e piuttosto lunghi e vista inoltre la conformazione strutturale dei principali corpi rocciosi, nessun “arrampicatore sportivo” si è mai spinto sulle rocce della Mentorella con l'intento di farne un luogo di culto del climbing più estremo. Quasi tutti hanno concentrato i loro lodevoli sforzi altrove.
Localizzate col tempo le placche e le rocce più "difficili" abbiamo agito su quest'ultime dove appariva la possibilità di creare linee logiche e non improponibili, tendenzialmente di difficoltà superiore rispetto alle Combinata Classica ed AlbaMaxima.
Pertanto onde prevenire il diffondersi di indiscretezze e commenti da "social network" circa le nostre presunte capacità arrampicatorie, faremo luce sulle dicerie diffuse in "rete" e a titolo gratuito da alcuni, i quali non essendo a conoscenza dell'idea di fondo che ha ispirato ed animato il progetto dalla sua origine ad oggi, hanno lanciato e diffuso su Facebook, giudizi frettolosi sul lavoro da noi svolto, lavoro che ha portato alla realizzazione di questa 3^ combinata, su un livello medio di difficoltà più elevato rispetto alle precedenti Combinate.
Ciò è stato possibile "lavorando" alcuni "passaggi" su roccia impossibile, su tre delle cinque vie qui incluse. Si tratta sostanzialmente di movimenti di alcuni metri su placca liscia e priva di appigli, rispetto al resto delle difficoltà delle singole vie che invece si andavano assestando attorno ad una gradazione media pari al 5c. Tali tratti, sono stati "scavati" in alcuni punti (fori), onde permettere la prosecuzione delle salite su un livello tecnico di difficoltà uniforme.
Se non si fosse adottata tale necessaria scelta, quest'ultima combinata che stava assumendo una sua fisionomia ben precisa, non avrebbe visto la conclusione a causa delle estreme difficoltà dei citati passaggi che avrebbero alterato decisamente la perfomance, decretando la parola "fine dei lavori" con l'abbandono di quanto realizzato. Interrompere infatti la sequenza omogenea della salita con muri impossibili e privi di appigli, sarebbe stato illogico e nel contesto del discorso di fondo della nostra proposta legato sostanzialmente alla realizzazione di combinazioni omogenee, non avrebbe avuto senso.
Questa decisione è stata presa senza troppe esitazioni appurate le potenzialità che emergevano, rendendo possibile così il collegamento tra la parte bassa ed alta dei tracciati, al fine ultimo di poter avere il giusto numero di vie da includere nella combinata, dato che il contesto circostante dello Sperone Nord, non offriva alternative altrettanto valide.
E' assai probabile e pensiamo con ciò di affermare una cosa estremamente ovvia, che la storia trentennale della frequentazione del sito tra l'altro ci conferma, che chi arrampica su gradi elevati non abbia mai messo nel "mirino" la Mentorella e difficilmente si sarebbe spinto su questa concatenazione pure se avessimo deciso di lasciare quei singoli passaggi impossibili così come erano in origine. Iniziare un concatenemento in "multipitch estensivo", per poi rimanere bloccati davanti a placche senza soluzione di salita, crediamo fermamente non rientri nell'ottica nemmeno dei climber più allenati e pertanto, abbiamo dato un indirizzo preciso al nostro progetto, rivolgendolo ad un pubblico più sensibile ed idoneo: sia con le difficoltà proprie che complessivamente e maggiormente emergevano nella combinazione stessa; sia con l'ambiente naturale degli speroni, che come detto più volte non corrisponde a quello di una falesia di arrampicata sportiva come comunemente viene intesa.
Se le difficoltà complessive di questa combinata invece, fossero state omogenee su un livello tecnico medio superiore al 6b, noi non ci saremmo mai permessi di bucare la roccia, ne ci saremmo per ovvia incapacità e mancanza di stimoli appropriati, impegnati nel lungo lavoro di tracciatura. La Mentorella sarebbe stato, fantasticando in questa ipotesi fatta di puri sogni, un sito di arrampicata del tutto diverso da quello che è attualmente e già a partire dai primissimi anni '80, altre degne persone avrebbero scritto la sua storia al posto nostro.
Nella speranza di essere stati chiari e non fraintesi. Buona arrampicata a voi tutti!!!
Informative
La via “Iris Lumen” è una dedica per Manilio Prignano, alpinista ed artista di Nettuno, tristemente e tragicamente scomparso sulla via “Il Signore dei Lecci” il 27.o5.2o12.
Negli anni 2o16-2o18 la terza via della Combinata Sportiva sul settore Placche Alte (quella che sostanzialmente poi permette di arrivare in Cresta e da qui sulla Rampa di Humus) era "Letto di Foglie" [Mastrantonio-Vasselli]. Data la lunghezza del tiro, onde evitare problemi relativi allo scorrimmento della corda, visto il traverso centrale della via illogico e forzato; si era deciso inizialmente di ecluderla dalla sequenza fissata per la Combinata Sportiva. Constatato poi, che molte cordate impegnate sulla Combinata AlbaMaxima, scambiavano i fix del traverso menzionato, per i fix della adiacente e parallela via "Bonsai", abbiamo ritenuto opportuno smontare definitivamente il tracciato di "Letto di Foglie", inserendo al suo posto la più logica e verticale linea, della pur breve ma bella "Crafty Hole" (Vasselli . Avvisati - Ottobre 2o19)
Opera tratta da "Iris Lumen" di Manilio Prignano |
Le vie sono state "disegnate" con la corda dall'alto, come si usa fare per l'arrampicata sportiva in falesia, da cui il nome proposto. Si menzionano pertanto i "tracciatori", anche se il lavoro ovviamente è stato fatto in coppia. Circa l'attendibilità della gradazione, bisogna essere consapevoli del fatto che ogni possibile ed istintivo sconfinamento dalla "linea madre", altera la percezione della difficoltà stessa.
Nell'estate 2o19, alcune Api Muraiole avevano nidificato occludendoli i fori di salita della via "Iris Lumen" ... in Ottobre la via è stata bonificata.
Avvicinamento [walkable]
Come per le precedenti Combinate, dalla Sella dello Scoiattolo,si scende per la ripida Scesa di Ara Palazzo (bollo arancio). Giunti all'incirca alla base del settore Placche Alte, si lascia il pistino a bolli arancioni, per prendere un bivio a sx (bollo rosso). Dopo circa 20 metri, si arriva all’attacco della via “Il Sogno del Ramarro”, da cui ha origine la Combinata Sportiva (bollo rosso).
Per chiudere la combinazione è necessaria una corda da 60 metri
Sequenza
- Scesa di Ara Palazzo - Combinata Sportiva - avvicinamento e parte iniziale della combinata - |
Il Sogno del Ramarro [checked]
25 metri difficoltà 6a Vasselli [workerholes Vasselli]
Dal bollo rosso salire una piccola costola sulla sx e seguendo la linea dei fix rimontare un primo salto sotto la parte prominente e leggermente strapiombante della placca, vincendola sulla dx con un passaggio estremamente delicato. Entrati sulla stessa, puntare in alto a sx verso una evidente fessurazione che la caratterizza, rimontarla delicatamente fino alla fine, per poi traversare decisi a sx verso la catena di calata, posta al termine della placca in prossimità di un alberello.
Calarsi subito in "moulinette" fino ad una cengia erbosa, da dove si recupera il compagno. Durante la discesa si consiglia di passare i rinvii prima sul cordone e poi a seguire sui fix della via Iris Lumen (subito a sx del "Sogno del Ramarro") controllando che i fori non siano occlusi dai nidi dell'Ape Muraiola (evento raro)
Iris Lumen [checked]
20 metri 6a+ Vasselli [workerholes Vasselli]
Dall’attacco salire delicatamente la placca appoggiata. Dopo un tratto più facile, proseguire lungo la linea dei fix, sfruttando i fori artificiali (6b) fino ad un cordone su clessidra e poi alla catena. Evitare sulla placca, gli invitanti sconfinamenti sul lato dx.
Calarsi nuovamente in verticale sul terrazzino erboso, posizionando i rinvii nei fix di "Crafty Hole" (subito a sx di "Iris Lumen") controllandone i fori.
Crafty Hole [checked]
20 metri 6a Vasselli [workerholes Vasselli]
Dall’attacco seguire i 2 fix soprastanti e puntare in alto seguendo una fessurazione, verso una bella ed aggettante placca, che si supera sfruttando dei fori artificiali sino alla solita catena (3 fix). Da qui si procede in alto, dove si incrocia la via "Il Richiamo delle Lucertole". La si segue fin sotto la catena della Combinata Classica, per prendere poi sulla sx i due spit della via "Bonsai", uscendo così in cresta e da qui proseguendo, sino alla 3^sosta del “Signore dei Lecci”
Combinata Sportiva Vie iniziali del settore Placche Alte |
Si salgono pochi metri dalla sosta e raggiunto un ampio ballatoio, prendere a sinistra la “Cengia di Humus” (bolli 3 Combinate) attrezzata da una corda fissa. Raggiunta la base della “Via Humus”, proseguire a sinistra su esposto tracciato, seguendo ora un cavetto in acciaio e raggiunta una piccola forcella rocciosa, si scende alla base del “Pilastro”. Seguire i bolli delle Combinate e superato l’attacco della via “Originaria”, risalire subito dritti per roccette tra fitta vegetazione costeggiando la parete del pilastro (bolli azzurro e rosso), fino a raggiungere dopo 20 mt di ripida salita, la base di attacco della via “Fantastica” al centro di una bella e solida placca rocciosa.
[In alternativa risalendo la rampa di accesso della "Fata Nera", si può seguire la più difficile via "Occhi degli Alberi", soluzione che sconsigliamo vivamente date le difficoltà dell'attacco, con un secondo "moschettonaggio" di forza e rischioso, con pericoloso lasco in caso di volo]
Fantastica [unchecked]
45 metri 5c+ Vasselli
(1°tiro) Salire la paretina di attacco, sfruttando delle costole rocciose, fino a raggiungere un ballatoio con sosta (2 fix)
(2°tiro) Dalla sosta puntare dritto in alto con andamento sempre verticale ma orientato sulla sx, superando una successione di placche interrote da piccoli ballatoi e seguendo la linea dei fix si arriva alla catena di sosta.
Dalla sosta a fix, arrampicarsi in alto lungo la placca (2°), uscendo dopo 5 metri sulla Forcella Belvedere. Invece di dirigersi verso la linea di cresta sulla dx, scendere decisi sulla sx seguendo i bolli rossi fino alla catena di calata della Combinata AlbaMaxima dove attacca la via successiva.(bollo rosso)
Lastra dei Sedum [checked]
25 metri 6a Vasselli
Dalla sosta, seguire la fessura sotto ad un tetto che si supera con passaggio esposto, da dx a sx. Proseguire in alto lungo una bella placca inclinata, che si supera fedelmente al centro (6a) senza sconfinamenti sui lati più facili, fino ad arrivare ad una stretta cengetta sotto una placca. Superare quest'ultima sulla linea dei fix, giungendo sul Pianoro Sommitale (sosta comune)
Spingersi in direzione della cima dello sperone (bolli) fino ad intersecare il “Sentiero Kircher”, seguendolo a scendere, superata la scala metallica, si arriva poco dopo alla Sella dello Scoiattolo e da qui al Santuario della Mentorella. [walkable]
Pilastro Sud Pianoro Sommitale e Forcella Belvedere |
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
_____________________________________________________________________
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------
4° Sperone
Bastionata Alta - Grande Avancorpo Intermedio - Avancorpo Basso
Attorno al 2o1o-2o11, su alcuni dei citati settori sono state attrezzate"Ombre degli Asfodeli" - Avancorpo Basso - 5b
"Dea Ophrys" - Grande Avancorpo Intermedio - 6a
Avvicinamento: "walkable" -- Stato delle Vie: "unchecked"
Ambo le vie sopracitate si immettono sulla via "Uomini dei Boschi" alla Cresta Sud.
Chi avesse desiderio di provarle, deve prendere l'imbocco dell'AltaVia. Giunti al paletto segnaletico nello slargo di Valle Streppara, seguire l'indicazione per il 4°Sperone. Appena entrati nell'alveo del marcato fosso, parte subito a sx un pistino a bolli viola, che conduce in poco tempo, all'attacco di "Ombre degli Asfodeli"(prima via della futura combinata). L'attacco di "Dea Ophrys" invece è più spostato sulla sx, risalendo il battuto, in direzione della Sella dei Ciclamini.
I due tiri di "Ombre degli Asfodeli" terminano alla 4^ sosta di "Uomini dei Boschi", mentre i due di "Dea Ophrys" sbucano a metà del 5°tiro della sopracitata via, su una sosta attrezzata a fix.
- Ritorno -
Giunti sulla vetta del 4°Sperone i bolli dell'AltaVia conducono alla Sella dei Ciclamini, da qui osservando il 1°Sperone, invece di scendere a dx con i bolli arancioni, inoltrandosi sulla sx (ometto) si prende un pistino con bolli viola, che immette dopo una breve traversata nella Scesa di Ara Palazzo, dove passa il sentiero di accesso per le 3 Combinate. Risalendolo si arriva alla Sella dello Scoiattolo e da qui al Santuario della Mentorella.
Combinata Extra al 4°Sperone
[lavori in corso]
WorkOn
18.o4.2o1o - "Ombre degli Asfodeli" (Abbate)
26.o5.2o1o - "Dea Ophrys" (Vasselli)
16.o9.2o23 - calata di verifica su "Volo di Ombre" alla Bastionata Alta (con David Recchia)
___________________________________________________________
Galleria Fotografica
"Ghost" [Valeria Lombardowski] |
"Finestra Orografica" sul 6°Sperone |
4°Sperone Alberto Graia all'uscita di "Dea Ophrys" |
Giochi di equilibrio sugli Sgrimuni Nocini |
Lucky Mastrantonio su Lastra dei Sedum |
Alba a fiore semplice [foto Ugo Croce] http://www.roseanticherossotiziano.com |
Aprile 2o19 Manutenzione sui raccordi dell'AltaVia Samuele Avvisati sul fondo della Valle Streppara |
Combinata Classica Alessandro Virgilii sullo spigolo di "Aculeo" |
Ape Muraiola Raro, ma è possibile incontrarla, sulla CombinataSportiva verificarne la presenza nei fori, durante le calate |
Caterina Abbate verso l'Acero in uscita sul Signore dei Lecci |
Per inserire vs foto in questa "galleria", contattare Tonino Vaan su Facebook